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L'iPod senza veli
Anche gli iPod, i dispositivi più cult e venduti del momento, possono essere preda di guasti e malfunzionamenti. Ecco alcuni suggerimenti su come operare su un lettore che sta andando letteralmente a ruba e che, nonostante la sua proverbiale efficienza e robustezza, può a volte presentare qualche problema
Gianluca Nigra

iPod (Portable Open Database), prodotto da Apple Computer, è senz'altro il più famoso lettore musicale digitale attualmente in commercio. La prima versione è stata presentata sul mercato nell'ottobre del 2001 e, all'epoca, era dotato di un hard disk da 5 GByte. L'iPod originario, compatibile solamente con i sistemi Macintosh, utilizzava per la navigazione nei menu e la gestione dei brani musicali una rotella scorrevole posta sul frontale dell'apparecchio. La ricarica della batteria e lo scaricamento delle canzoni venivano, così come vengono tutt'ora effettuate da un cavo firewire. L'iPod, a differenza degli altri lettori musicali, è estremamente leggero (nella prima versione ciò era possibile per la presenza di un hard disk ultra sottile prodotto da Toshiba) e molto rapido nella gestione della libreria musicale (il collegamento Firewire è circa 35 volte più veloce dei collegamenti USB 1.1). Visto il successo del lettore Apple, nel marzo del 2002, rilasciò la versione da 10 GByte e nel luglio dello stesso anno la versione da 20 GByte. Apple nel tempo ha apportato poi delle modifiche al firmware dell'iPod per fornirlo di limitate capacità PDA. Le nuove versioni sono disponibili ora anche per l'ambiente Windows.

L'

Oltre Macintosh Tra la versione per Windows e la versione per Macintosh l'unica differenza è il metodo di formattazione dell'hard disk. La versione per Macintosh utilizza infatti il HFS+, mentre quella per Windows la FAT32. I computer Macintosh sono in grado di riconoscere e utilizzare gli iPod Windows, mentre il contrario non è possibile dato che quest'ultimo non gestisce il file system HFS+. Altre versioni di iPod realizzate da Apple in seguito al successo dell'iPod sono: l'iPod mini, l'iPod mini 2005, l'iPod (4G), l'iPod U2 Special Edition, l'iPod photo (con la nuova caratteristica di poter contenere e visualizzare anche fotografie digitali e un hard disk fino a 60 GB) e il più recente iPod shuffle.

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Riparazioni

Foto 1 - Alcuni modelli di IPod: l'IPod Wide (a sinistra) e l'IPod Photo (a destra) forniti dal sito di Apple

Foto 2 - Modelli simili all'IPod di Apple: lo Zen Xtra e il Player prodotto dalla Samsung

Quest'ultimo è il primo prodotto della categoria iPod a non utilizzare un hard disk per il salvataggio dei brani, ma una memoria flash che può contenere fino a 1 GB di dati. Ricordiamo poi che l'iPod shuffle è il primo a non essere dotato di un display grafico. A metà di quest'anno, Apple ha fuso la linea iPod classico e iPod Photo creando un'unica versione del player chiamata semplicemente "iPod" in taglie da 20 e 60 GB (eliminando quindi la versione da 30 GB) con le stesse caratteristiche dell'iPod Photo, più la possibilità di scaricare i PodCast, il tutto allo stesso prezzo della versione con lo schermo monocromatico. Nel settembre del 2005 è stato lanciato infine sul mercato l'IPod "Nano", che sintetizza le ultime due versioni in un lettore molto piccolo e leggero, con un display a colori che permette anche la visualizzazione di immagini jpg e che viene venduto al momento solo nelle versioni da 2 e 4 Gb di memoria (Foto 1). Considerando il buon successo di IPod, particolarmente tra i giovani, sono nati molti prodotti simili per caratteristiche e funzionalità (Foto 2). Componenti principali Le parti che compongono l'IPod, indipendentemente dal modello, sono sostanzialmente le seguenti (Foto 3):

· la batteria: per gli ultimi modelli è stata impiegata una batteria agli ioni di litio prodotta da Sanyo che segue la tecnologia che equipaggia telefonini e palmari dell'ultima generazione; · il disco rigido: è utilizzato in alternativa alla scheda di memoria flash per archiviare i dati, ha una capienza che varia da 2

a 30 GB e, attualmente, questa è di produzione Hitachi. I modelli impiegati sono ultraminiaturizzati e comprati singolarmente costano parecchio; · chip di controllo: sono due e sono montati sull'unica scheda presente; si tratta di due microcomputer da 70 MHz (prodotti da PortalPlayer). Le loro funzioni

Foto 3 - Le parti che compongono un iPod
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· cuffie: sono indispensabili per sentire la musica. Sono quelle tradizionali con presa a jack e sono di buona costruzione; per i più esigenti si possono sostituire con modelli più pregiati anche se la riproduzione audio è eccellente. L'hardware presente sulla scheda elettronica La scheda contenuta all'interno dell'iPod, a seconda delle versioni, può montare a bordo componenti diversi. Le funzioni svolte però sono molto simili. I chip più importanti sono (Foto 4): · il chip di memoria, in questo caso un modulo SDRAM da 32 megabyte; · il processore che governa tutte le principali funzioni di riproduzione, archiviazione, ecc. (prodotto da PortalPlayer); · il chip di gestione dell'interfaccia USB; · il chip di gestione dell'interfaccia IEE1394; · il chip di elaborazione per le unità di calcolo; · il chip LTC1733 che si occupa della carica della batteria e che dispone anche di un sistema per il controllo termico. La riparazione Il modello in esame è la versione di IPod 4. Il problema è sostanzialmente questo: l'IPod, dopo un breve periodo di riproduzione di un brano musicale in Mp3, si spegne. Per riutilizzarlo è necessario riaccenderlo, ma il problema si ripresenta come nel caso precedente (Foto 5). Il difetto è stato generato probabilmente da una caduta accidentale su una superficie dura; quindi le parti da verificare sono i contatti, la pila interna e il disco rigido. Il test per l'autodiagnostica Trattandosi di un iPod versione 4 abbiamo a disposizione un sistema di autodiagnostica integrato con cui si può controllare l'hardware (Foto 6).

Foto 4 - I componenti hardware presenti sulla scheda

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sono quelle di poter leggere i file in formato MP3 e di controllare il disco rigido o la scheda di memoria flash; scheda madre: mette in comunicazione il chip di controllo con tutte le parti elettroniche che compongono l'IPod. I componenti attivi sulla scheda sono ridotti al minimo perché tutto è integrato nei due chip di controllo; Touchpad: permette il controllo di tutte le funzioni disponibili sull'IPod. La regolazione del volume è a sfioramento col dito, simile al passaggio del mouse sui touch screen dei portatili; le funzioni sono svolte da sensori comuni nel campo elettronico e sono a basso costo; il guscio: è realizzato in alluminio ed è tutto in un unico pezzo. Al suo interno possiede delle scanalature studiate ad hoc per infilare e mantenere fissati i vari componenti, la scheda madre, ecc. così come se fossero dei piccoli cassetti fissati su delle guide; lo schermo: varia a seconda dei modelli. Può essere a colori o monocromatico. La versione base ha lo schermo di 1,67" circa. Le caratteristiche sono in linea con i display dei telefonini e ha un basso consumo della batteria. Le versioni più recenti (IPod foto) hanno un display a colori dell'ultima generazione e di buona qualità;
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Foto 5 - L'iPod 4 di Apple

Foto 6 - Il menu di autodiagnosi dell'iPod

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Foto 7 - La rimozione del guscio esterno

Foto 8 - La rimozione della copertura in alluminio per accedere ai componenti interni

Per accedere al menu di autodiagnostica bisogna premere contemporaneamente i tasti "Menu" e "Select" per circa 6 secondi. Quando il display non mostra più nulla, bisogna rilasciare subito i tasti: l'iPod si disconnette e si riavvia. Durante la fase di riavvio, quando cioè compare il logo "Apple" sul display, bisogna premere contemporaneamente i tasti "Rewind" e "Select": dopo breve tempo il logo Apple cambia colore e compare in negativo, a questo punto è possibile accedere al menu di diagnostica. Le prove da eseguire da questo ambiente sono: · HDD SCAN: il programma verifica, con un approccio simile a quello dello scandisk in ambiente Windows, se tutti i settori fisici e i cluster funzio-

nino correttamente; al termine di questa procedura compare il messaggio di conferma delle funzioni del disco. Una nota molto importante riguarda la temperatura interna del disco rigido che si può verificare nei periodi più caldi dell'anno; se il disco rigido si surriscalda l'iPod comincia a funzionare a scatti. Per verificare lo stato del disco rigido bisogna eseguire la voce DRV TEMP. Si esca poi dal menu di diagnostica mediante la selezione di "Diskmode". · Test 5 in 1: con cui si può verificare la memoria, la porta USB, l'illuminazione del display, i tasti, ecc. Se si riscontrano errori il programma avvisa l'utente con dei messaggi sullo stato della periferica controllata.

Per avere la certezza che l'hardware sia perfettamente funzionante o, almeno, per localizzare il problema è importante eseguire l'autodiagnosi in modo preciso e completo. C'è da notare che, a parte il problema del disco rigido, anche la memoria interna di cui è dotato l'apparecchio, che solitamente è di 32 MB, potrebbe essersi rovinata e, quindi, provocare errori accidentali difficilmente rilevabili se non con il programma di test interno. Rimozione della batteria e del disco rigido Per aprire il guscio metallico che contiene l'iPod è sufficiente un cacciavite a taglio (meglio se in gomma per evitare graffi).
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Foto 9 - La rimozione del connettore della batteria

Foto 10 - La rimozione del connettore del disco rigido

Bisogna inserirlo nella scanalatura laterale e fare leva per dividere le due parti, quella superiore e quella inferiore, che compongono il guscio (Foto 7 e 8). Aprendo le due superfici esterne è possibile accedere alle parti interne e, come si può vedere nella Foto 9, i due componenti più voluminosi sono il disco rigido e la batteria. Rimuovere ora il connettore e la vite che fissano la scheda alla base inferiore; è possibile così sostituire la batteria, oppure verificarne il funzionamento. Anche il disco rigido è finalmente accessibile rimovendo il rispettivo connettore; in caso di malfunzionamento grave si consiglia di sostituirlo con un modello con caratteristiche analoghe prestando attenzione al connettore di collegamento e al tipo di alimentazione disponibile

sul nuovo modello (Foto 10). Per ripristinarne il corretto funzionamento nel modello in esame, è stato necessario sostituire la batteria con un altro modello simile. Dopo aver verificato il funzionamento con alcuni cicli di carica e scarica la batteria non conservava il suo stato di carica; solo a seguito della sostituzione del chip LTC1733 il sistema ha ripreso a funzionare correttamente. Questo integrato non operava correttamente in quanto non caricava la batteria fino al suo valore ottimale, compromettendone l'utilizzo. Il disco rigido è stato successivamente scollegato e ricollegato a un computer da tavolo per un controllo più approfondito impiegando utility specifiche (ciò per evitare problemi in seguito alla caduta accidentale dell'apparecchio).

Conclusioni L'iPod è un apparecchio che solitamente non presenta particolari problemi di funzionamento. Il problema manifestato è stato particolarmente fortunato; non sempre è consigliata infatti la riparazione di un simile apparecchio; in effetti se il problema è dovuto alla batteria ricaricabile o a qualche componente elettronico facilmente reperibile il costo dell'intervento può essere giustificato, mentre in genere la sostituzione del disco rigido richiede una spesa troppo elevata. Non è casuale che alcuni acquistino degli iPod per smontarli, rimuovere il disco rigido per rivenderlo a prezzi molto elevati.

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